L’endometriosi è costituita dalla presenza di endometrio, strato ghiandolare che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, all’esterno dell’utero.
Gli impianti Endometriosici possono provocare dolore mestruale, dolore durante i rapporti sessuali e infertilità nel 30-40% dei casi.
Si tratta quindi di una malattia subdola, con aspetti misconosciuti per la sua complessità, che colpisce la donna, la vita della famiglia, le relazioni sociali, il lavoro.
In Italia sono affette da endometriosi il 10-25% delle donne in età riproduttiva; la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili o che hanno difficolta a concepire. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni.
Il picco si verifica tra 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d'età più basse.
La diagnosi arriva spesso dopo un percorso lungo e dispendioso, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche per la donna.
L’approccio diagnostico corretto, l’identificazione dei trigger points patognomonici per l’endometriosi l’ecografia dedicata risultano step fondamentali per accorciare i tempi diagnostici.
Dal momento della diagnosi molte variabili quali, la sintomatologia riferita, l’età della paziente, il desiderio di maternità, lo stadio della malattia guidano verso una terapia medica o piuttosto chirurgica.
Nell’approccio chirurgico io preferisco approcciare la malattia con la piattaforma robotica che mi garantisce il massimo della radicalità dell’asportazione della malattia a fronte della minima invasività sul paziente.